E' 'Come gocce su pietre roventi', rappresentato ieri e stasera alla Cavallerizza Reale di Torino nell' ambito del Festival delle Colline Torinesi.
Debutterà al Teatro dell'Elfo di Milano nel gennaio 2005, restandoci un mese, per essere programmato in tournee italiana nella stagione 2005/2006, ma per ora è solo uno studio sul testo del drammaturgo tedesco Rainer Werner Fassbinder. E' 'Come gocce su pietre roventi', rappresentato ieri e stasera alla Cavallerizza Reale di Torino nell' ambito del Festival delle Colline Torinesi.
Un Fassbinder ironico descrive la routine di una coppia maschile omosessuale, già eterosessuale. Il tragico finale suicida è smorzato dal prolungarsi di divertite pratiche erotiche di gruppo. Messo in scena da Teatridithalia, compagnia fondata a Milano nel 1973 da Gabriele Salvatores, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, si tratta comunque di uno studio molto vicino alla versione definitiva dello spettacolo.
Uno spettacolo che si annuncia scarno ed avvincente, animato da quattro personaggi in uno spazio rettangolare che è la casa del protagonista. La scenografia essenziale si compone di quattro sedie nere su un pavimento di marmo bianco, il fondale è una tappezzeria a fiorami. Ha già avuto modo il regista di spiegare che i soli ritocchi saranno alcuni segni scenografici in più, per rendere, a noi latini, immediatamente identificabili le lontane atmosfere tedesche.
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